U Cafiso
La misura dell'oro verde
In Sicilia vi è un forte legame con le proprie radici e con le usanze del passato.
Un antico utensile, ancora oggi usato, è il "cafiso", dall'arabo QUAFIZ. Si tratta di un contenitore metallico utilizzato da tempi immemorabili come unità di misura dell'olio.
Ma a quanto corrisponde un cafiso? Questo dipende dal luogo in cui ci troviamo, tant'e' che a Trapani un cafiso è di otto litri, ma basta spostarci di pochi chilometri che il volume nominale può diventare sette, dodici o più litri.
Ma tra le antiche unità di misura , sempre in ambito rurale, non c'è solo questo: ad esempio, troviamo il TUMMINO, che serve a misurare l'area dei terreni, o ancora il DECALITRO, utilizzato per misurare la quantità delle olive, oppure la SARMA che ne esprime il peso. Ancora oggi, se vi capita di visitare un frantoio nel trapanese, vi potrà capitare di sentire un "nonno" chiedere al nipote, "Quante sarme d'olive sono state raccolte?" e poi "Quanti cafisi d'olio sono stati fatti?". Ma capita anche di sentire clienti che vogliono uno, dieci o cento cafisi d'olio (e non litri!).
Ma il cafiso bene si prestava come occasione di regalo; non di rado, infatti, capitava di donare qualche cafiso d'olio ad un amico che magari ne era sprovvisto, o a colui verso cui si era debitore di qualche favore, oppure ai figli sposati che avevano abbandonato la vita di campagna.
Il cafiso d'olio, inoltre, poteva rappresentare un metodo di pagamento: E' il caso della manovalanza che raccoglieva le olive ed in cambio riceveva, come contropartita, tanti cafisi di olio, in base alle olive raccolte.
In una casa contadina c'erano tre cose importanti che non dovevano mai mancare: Il CANNIZZU dove si conservava il grano, la UTTI per il vino e la GIARA per l'olio. Tre prodotti contadini a lunga conservazione, che permettevano alle famiglie il sostentamento, anche da un anno all'altro, in caso di annate di carestia.
Tutti questi utensili ci consentono di tenere fede ai tempi passati ed, in particolare alla lungimiranza dei nostri avi che con meticolosità accantonavano l'indispensabile per le annate povere.
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